Ankadisarotra

Ankadisarotra

Procedono spediti i lavori di costruzione del nuovo edificio scolastico ad Ankadisarotra,
vicino a Mahitsi, ad una cinquantina di chilometri a nord della capitale del Madagascar,
Antananarivo, dove a dicembre era stato individuato il terreno e presi i primi accordi del
progetto. “I lavori per l’edificazione delle quattro aule sono iniziati a febbraio, che però è un
mese caratterizzato da piogge abbondanti su strade già precarie, quindi diciamo che si è
arrivati a marzo – spiega il presidente Francesco Di Fiore, che, insieme al volontario
Maurizio Milani, ha compiuto una missione di ricognizione tra giugno e luglio – il progetto,
che prevede anche una ulteriore stanza che fungerà da segreteria, va ad accostarsi alla
struttura scolastica già esistente, che è però fatiscente, con rischio crolli, e verrà
dismessa”. La scuola ospiterà circa 110 bambini, dalla materna fino alla secondaria di
primo grado, che giungeranno dalle varie comunità circostanti, villaggi rurali per lo più. “Ci
siamo resi conto che c’era l’esigenza di fare andare a scuola in bambini in sicurezza –
prosegue il presidente – almeno fino alla scuola media, poi, per chi vorrà e potrà ci sono
alcuni istituti superiori nelle vicinanze. Abbiamo, ad esempio, conosciuto una ragazzina
che parla molto bene inglese che ci ha chiesto esplicitamente di darle una mano per la
prosecuzione degli studi, sono belle storie che vanno incoraggiate. Naturalmente anche
qui inizieremo un programma di adozione a distanza di studenti, in modo da poter dare
alle famiglie un sostegno per gli studi e, speriamo, un domani anche per la mensa che
speriamo di realizzare”.
Un grazie a Ponti di pace -La scuola potrebbe essere inaugurata a novembre, quando
arriverà in Madagascar il gruppo di cicloturisti che ha dato il sostegno economico
fondamentale per la costruzione e che fanno parte dell’associazione bassanese Ponti di
pace. Nata nel 1989, in occasione della spedizione ciclistica Bassano del Grappa-Venezia-
Mosca, l’associazione è formata da un gruppo di amici con idee, professioni e interessi
diversi, ma con la comune passione per la bicicletta, intesa come mezzo di trasporto per
viaggiare, incontrare persone e scoprire nuovi luoghi. Molti i progetti messi in opera in
zone svantaggiate del mondo: a Tbilisi, in Georgia, in Ecuador, in Nepal, in Uganda, in
Congo, in Armenia…e ora in Madagascar. L’associazione, oltre a finanziare la costruzione
dell’edificio scolastico, si farà anche carico dell’arredo delle aule e dell’ufficio, con banchi,
sedie e armadi. “A questo gruppo va tutta la riconoscenza, mia e del progetto Valentina –
sottolinea Di Fiore – è fantastico che questo progetto si stia realizzando, ricordo quando
fummo contattati da suor Vivian, che vive in una congregazione a Roma, ma è originaria
proprio di questo villaggio, chiedendoci una mano per la pompa del pozzo, così eravamo
venuti a vedere e, con la donazione della pompa della ditta Pedrollo di San Bonifacio e
l’aiuto di Giovanni Davalli e Francesco Piubello, eravamo riusciti a installare la pompa e i
pannelli solari per farla funzionare. In quell’occasione abbiamo visto le necessità di questa
povera zona rurale e ci siamo attivati”.
Progetti per e oltre la scuola- L’idea del Progetto Valentina è quella di installare pannelli
solari per far giungere l’elettricità alla scuola e alla chiesa, poi fornire la scuola di servizi
igienici degni di questo nome, visto che quelli esistenti sono vecchi e “poco igienici”, e
realizzare una costruzione che possa ospitare i volontari e alcune suore che vorrebbero
rientrare nella loro comunità, continuando a servire la loro congregazione e mettendosi a
disposizione del villaggio. “Una particolarità, anche questa ancora da verificare – aggiunge
Di Fiore – potrebbe essere quello di coinvolgere un apicoltore veronese che sarebbe
disponibile a venire in Madagascar per verificare la fattibilità di un progetto simile a
quello attuato in Guinea Bissau, in un piccolo villaggio, dove ha aiutato gli abitanti a far crescere
le api locali per raccogliere un elemento importantissimo per la loro alimentazione”.

Ankadisarotra Nuovo Edificio

Ankadisarotra Nuovo Edificio

Un milione di stelle ci accolgono all’arrivo ad Ankadisarotra, a circa 50 chilometri a nord della capitale. Non c’è energia elettrica, quindi, giocoforza, niente inquinamento luminoso, quindi una volta stellare incredibile. Comitato di accoglienza dei volontari (oltre al Presidente, Francesco, in questa missione ci sono Maurizio, Tiziano, Sofia e Alberto e la sottoscritta) caratterizzato dalla consueta gioiosità dei bambini ed entusiasmo degli adulti. E’ un villaggio di 350 anime, insieme ai quartieri limitrofi si arriva ad un migliaio, risulta però piuttosto isolato a causa delle condizioni della strada di accesso, che con le piogge diviene praticamente impercorribile. Progetto Valentina è arrivato qui circa un anno fa attraverso il contatto con suor Viviane, che vive a Roma, ma è originaria di questo luogo, dove ha ancora i genitori, che chiedeva un intervento a favore della comunità, in particolare per una pompa che consentisse l’estrazione dell’acqua. Detto fatto, sono intervenuti i volontari Francesco Piubello e Giovanni, che hanno montato una pompa, donata dalla ditta Pedrollo di San Bonifacio, alimentata con pannelli solari, che possa servire la scuola di acqua. In occasione della permanenza nel villaggio, è maturata l’idea di fare un passo in più, grazie alla collaborazione con gli amici del Bassanese di Ponti di pace, un’associazione che da venticinque anni cerca di coniugare amore per la bicicletta, grandi viaggi e solidarietà. Si è iniziato a pensare alla costruzione di un nuovo edificio scolastico, composto da quattro aule e un ufficio di segreteria. La giornata trascorsa ad Ankadisarotra è servita appunto a stabilire contatti più definiti con il comitato del villaggio e i responsabili della scuola, quindi iniziare a visionare l’area in cui sarà possibile edificare, fare le prime misurazioni, definire i materiali da poter utilizzare e il gruppo di operai locali che inizieranno i lavori non appena sarà finita la stagione delle piogge.(milena nebbia)

Scuola Saint Joseph
Misurazione perimetro edificio scolastico
Tavolo di lavoro con i responsabili della comunità e capo cantiere
Pompa per l’acqua installata in precedente missione
L’accoglienza gioiosa dei bambini
Sventola la bandiera del Madagascar
Giornate della Solidarietà

Giornate della Solidarietà

Giornate della Solidarietà 1/2/7/14 Ottobre a Vicenza, in Piazza dei Signori, Le Associazioni di Volontariato della provincia di Vicenza si incontrano e raccontano. Organizzato dal CSV (centro servizi di volontariato) di Vicenza in collaborazione con A.S.A.(azione solidarietà in azione), Associazione CENTRO ASTALLI di Vicenza e il PROGETTO VALENTINA. Sabato 1 ottobre Nella Loggia del Capitaniato ci sarà la mostra e la presentazione delle attività delle Associazioni.

Costruzione Pozzo

In Africa la maggioranza dei decessi sono legati all’uso di acque contaminate, l’assenza di acqua potabile è una delle cause principali del circolo vizioso di fame, malattia e povertà.
Le campagne di sensibilizazione all’uso di acqua pulita hanno convinto la popolazione locale a preferire l’acqua dei pozzi a quella del fiume. Nella maggior parte dei villaggi dove si trovano le scuole dell’associazione Zanantsika si fa uso di acqua proveniente dal fiume,
questo per mancanza di pozzi.L’Associazione Zanantsika ha avviato un programma di costruzione di pozzi per l’erogazione di acqua potabile. Sono stati costruiti quattro pozzi, uno dei quali grazie al contributo dell’Associazione “PROGETTO VALENTINA”, il pozzo costruito con il
nostro contributo si trova nel villaggio di Ambalabe.
Il progetto Valentina ha già finanziato la costruzione del secondo pozzo, dovrà essere costruito nei prossimi mesi in un villaggio della costa.

Costruzione Centro Medico

La costruzione dell’edifico è terminata, sono stati realizzati il pozzo e il serbatoio sopraelevato per portare acqua al dispensario. Nel novembre del 2011 dei volontari si sono recati in Madagascar per il collegamento degli impianti elettrici alle strutture del villaggio di AMBALABE, quindi anche ai locali del Dispensario Medico. Sarà arredato delle attrezzature necessarie per un sala parto, l’ambulatorio medico, la sala di accoglienza e distribuzione farmaci ai pazienti.Infine si assumerà un’ostetrica e un’infermiera a tempo pieno mentre si avrà la presenza di un medico a giorni stabiliti. Il dispensario servirà a prestare le prime cure per gli infortuni, la malaria e le gravi disidratazioni. Nei suoi locali si potrà svolgere la medicina scolastica delle scuole vicine, le donne potranno partorire in un ambiente igienico e ricevere un’adeguata assistenza post parto. Il dispensario si trova nel villaggio di AMBALABE, nelle vicinanze di VOHIMASINA, quest’ultimo abitato dalla tribù ANTAIMORO. Il “Progetto Valentina” ha contribuito in parte alla realizzazione dell’edificio e finanzia la formazione specialistica di un’ Ostetrica che studia nella capitale Antananarivo e che verrà inserita nella struttura appena terminerà gli studi.

Due alloggi nel 2011 e 2012 per i maestri

Loulou 4 febbraio 2011

Carissimo Francesco e amici tutti del Progetto Valentina, in questi giorni, con la visita di don Arrigo Grendele, direttore dell’Ufficio Missionario diocesano, mi sono arrivati i soldi che avete destinato alla Missione di Loulou: 5.000 Euro. In effetti, avrei voluto essere più veloce a scrivervi, ma vi assicuro che non è stato per cattiva volontà. Il rientro in Camerun – dopo la vacanza in Italia – è stato segnato solo da tante, tante corse… E poi vengono a raccontarmi che in Africa ci sono ritmi lenti e rilassati!!! Se pesco quello che ha messo in giro questa fandonia….
Ma adesso eccomi qua a dirvi un grazie enorme. Anche perché quest’offerta cade “a fagiolo”, come si dice! Lunedì partiranno i lavori di costruzione del nuovo edificio scolastico: altre 2 classi che dovranno ospitare le prime elementari del prossimo anno scolastico. Ma non solo. Anche di 2 casette per alloggiare i maestri che verranno ad insegnare a questi nuovi bambini. Sì, perché qui in parrocchia non ne ho di maestri preparati e allora, se voglio mandare avanti la scuola in modo serio, sono costretto ad andarli a cercare in altre parti della provincia. La diocesi di Maroua mi ha promesso di darmi una mano in questo, quindi a me non resta che occuparmi dell’abitazione di questi insegnanti “esterni”. Come vedete, una scuola non richiede solo aule scolastiche! Proprio la settimana scorsa ho completato la costruzione dei gabinetti  con l’epidemia di colera che c’è stata qui nei mesi scorsi erano diventati indispensabili e urgenti!). E appena possibile dovrò provvedere alla recinzione del terreno…
Una recinzione? Per una scuola di savana? Perché??? Semplicemente perché qui capre,pecore, maiali, asini… sono tutti in libertà. Se non li tengo lontani con una rete, non ce la farò mai a far crescere un po’ di alberi nel terreno della scuola. E con i 40 / 45 gradi che fanno qui, senza un filo di ombra, vi sfido io a resistere…!!!! Quindi lavoro assicurato per i mesi che ci stanno davanti!! Così, per terminare, possiamo dire che i maestri della nuove classi andranno ad abitare… “a casa di Valentina” e a me la cosa piace davvero tanto! Sarà lei a vegliare affinché questi insegnati diano il meglio di sé a dei bambini che proprio se lo meritano (se non altro per la durezza della vita che ogni giorno devono affrontare!).
Quindi, cari amici, il mio grazie è profondo e sincero. Quando i lavori saranno ultimati (tra almeno 5/6 mesi) vi manderò una foto.
Per ora accontentatevi del mio abbraccio. Vi stringo tutti.
d. Maurizio

Casa Dei Maestri

Loulou 6 settembre 2011

Cari amici!
Finalmente posso inviarvi le foto della casa dei maestri.
Per la verità è finita da più di un mese, ma in questo periodo ci sono state diverse cose e così, ho continuato a rimandare questa mail…Ieri è ripresa la scuola.
La seconda ha tutti i suoi 63 bambini (e non è poco!), mentre per la prima, siamo in riflessione. Ci sono 83 iscritti: troppi per una sola classe e troppo pochi per 2 (bisogna sapere che qui le scuole prevedono 60 alunni per classe!). Nel corso di questa prima settimana vedremo se
ci saranno nuove iscrizioni. Poi,domenica prossima, si deciderà sul da farsi…In ogni caso, la casa dei maestri sta già ospitando i 2 maestri che la diocesi di Maroua ci ha inviato per la prima elementare. Le camerette sono 4 e ci sono due piccole cucine indipendenti. I maestri sono
molto contenti della sistemazione e questa non è cosa da poco.
Infatti, se non stessero bene nella loro casa, ogni momento cercherebbero scuse per tornare a Maroua o presso le loro famiglie. Una buona sistemazione è allora “garanzia” di stabilità.Ecco,volevo davvero ringraziarvi per quello che avete fatto.E magari rilanciare la palla per la
prossima casa dei maestri(anche l’anno prossimo ce ne sarà una da costruire…).Intanto pensateci…Ah, dimenticavo!
Il costo complessivo della casa è stato di 5.500 euro.
Vi saluto cordialmente. Ciao a tutti e ancora grazie!
don Maurizio