A Fosarato taglio del nastro e benedizione della nuova struttura scolastica: il quartiere in festa

A Fosarato taglio del nastro e benedizione della nuova struttura scolastica: il quartiere in festa

anticipiamo il testo che uscirà sul Giornale di Vicenza scritto dalla volontaria Milena Nebbia

Fianarantsoa (Madagascar)-Mora mora, piano piano, dicono i malgasci, così, un mattone alla volta, da febbraio 2022, mentre in Europa si era ancora in pieno Covid, con qualche stop and go, tra un ciclone e una serie di più o meno imprevedibili accadimenti tipici della vita da queste parti, a gennaio 2024 si è tagliato il nastro del nuovo edificio scolastico che l’associazione Progetto Valentina ha realizzato nel cuore di Fosarato, quartiere a ridosso delle risaie. Una struttura che parla vicentino, a partire dall’imponente murales che è stato realizzato da un artista di casa nostra e che accoglie chi arriva con la ravinala, la “pianta del viaggiatore”, uno dei simboli del Madagascar.

Nella grande ile Progetto Valentina è operativo dal 2008, qui il Presidente, Francesco di Fiore, ha deciso di far rivivere il sorriso della figlia, spentosi troppo presto, in quello di centinaia di fanciulli. “E’ tutto stato un po’ casuale – racconta – abbiamo conosciuto un’associazione che operava qui, a cui avevamo deciso di devolvere le offerte del funerale di Valentina, poi sono voluto venire a vedere di persona cosa facevano, mi sono innamorato di questo luogo, ho visto le necessità, specie dell’infanzia, mi sono prima affiancato a chi già aveva progetti, ho fatto un po’ di esperienza, poi ho deciso di iniziarne uno per conto mio qui a Fosarato, dove già esisteva una scuola che abbiamo continuato a gestire”.

La nuova struttura, che sorge appunto di fronte al vecchio edificio della scuola primaria Pierre Rainibao, si compone di tre livelli: al piano terra c’è la nuova grande sala mensa, che funge anche da sala polivalente per la comunità, al secondo e terzo piano ci sono sei aule, un ufficio di segreteria e un’altra stanza, il tutto arredato grazie al contributo del Camper Club Italia, che da anni sostiene l’associazione.  Nel vecchio edificio, invece, rimangono ancora le classi della materna, la biblioteca, le cucine e la sartoria. Attualmente la scuola è frequentata da 250 bambini – in molti usufruiscono di adozioni scolastiche a distanza da parte dei vicentini, sempre aperte – che hanno così la possibilità, in questa zona rurale poverissima, di accedere almeno all’istruzione primaria. E di avere almeno un pasto caldo al giorno, cosa non scontata da queste parti.

In Madagascar, infatti, la grave situazione economica e l’instabilità politica – le elezioni di novembre, che hanno visto la rielezione di Andry Rajoelina, che aveva preso il potere nel 2009 dopo un colpo di stato, sono state caratterizzate da una serie di polemiche e disordini per l’accusa di brogli e corruzione – hanno fatto precipitare il paese al 162° posto come indice di sviluppo umano, secondo i dati CIPSI, il 76,6% della popolazione vive in condizione di povertà e l’81,29% con meno di 1,25 dollari al giorno. Quella di Fianarantsoa è una delle province più povere, dove il 65,7% dei minori non completa l’istruzione primaria per le difficoltà economiche e per l’assenza di figure educative di orientamento alla cultura scolastica. Una delle maggiori problematiche sociali riguarda l’elevata presenza di bambini che vivono in strada, da soli o con l’intera famiglia, sopravvivendo di elemosina e piccoli furti.

Ecco, quindi, il valore da fare un’operazione, come quella del Progetto Valentina, che vada a vantaggio dell’infanzia, a cominciare dall’ambito educativo, e che veda anche coinvolta la comunità locale nella gestione e organizzazione della scuola. E alla festa di inaugurazione c’era quasi tutto il quartiere, tra bimbi, genitori, familiari, operai, maestre, poi i vazaha, i bianchi, volontari giunti dall’Italia e membri di altre associazioni con italiani expat. Messa, canti, balli, benedizione e taglio del nastro, poi tutti a pranzo, dopo il sacrificio dello zebù, prima i piccoli, poi gli adulti. E poi ancora musica con gruppi locali tradizionali, grazie alla collaborazione con il Centro Fanovo, quindi gli spettacoli preparati dai bimbi e dalle maestre, che ad un certo punto intonano Azzurro del molleggiato, a cui si uniscono, ovviamente, in coro, tutti gli italiani.

Qui la festa ha una sua sacralità, va partecipata e vissuta fino in fondo, forse perché i motivi per gioire non sono poi tanti, così quando c’è l’occasione, meglio non perderla.

Intanto le vacanze natalizie sono terminate ed è ora di rimettersi al lavoro: la scuola ha ripreso le lezioni, il ciclone è passato senza, per fortuna, provocare danni eccessivi, Francesco Di Fiore, coadiuvato dal volontario e consigliere del direttivo, Maurizio Milani, è pronto a mettere in cantiere un nuovo progetto, questa volta vicino alla capitale, in un villaggio senza energia elettrica, ad Ankadisarotra, dove già i volontari di Reggio Emilia e Verona hanno realizzato una pompa, alimentata con pannelli solari, per l’erogazione dell’acqua nella struttura scolastica. Qui, in un luogo, la cui unica via di accesso diventa un pantano impercorribile nel periodo delle piogge, con l’aiuto generoso dei bassanesi di Ponti di Pace, Progetto Valentina vuole iniziare la costruzione di un nuovo edificio scolastico per tutti i bimbi del territorio.

Un proverbio malgascio dice: Vary iray no nafafy, ka vary zato no miakatra, per un solo chicco di riso che si semina, ne germogliano cento, questa è anche la politica di Francesco D Fiore, offrendo ad un bambino un’educazione di base, gli si dà la possibilità, in futuro, di essere un adulto migliore, in tutte le sue dimensioni, e di contribuire ad un miglioramento sociale. Mora mora.

Progetto Valentina in collaborazione con il gruppo ciclisti Ponti di Pace avvia un nuovo cantiere scolastico

Progetto Valentina in collaborazione con il gruppo ciclisti Ponti di Pace avvia un nuovo cantiere scolastico

Un milione di stelle ci accolgono all’arrivo ad Ankadisarotra, a circa 50 chilometri a nord della capitale. Non c’è energia elettrica, quindi, giocoforza, niente inquinamento luminoso, quindi una volta stellare incredibile. Comitato di accoglienza dei volontari (oltre al Presidente, Francesco, in questa missione ci sono Maurizio, Tiziano, Sofia e Alberto e la sottoscritta) caratterizzato dalla consueta gioiosità dei bambini ed entusiasmo degli adulti. E’ un villaggio di 350 anime, insieme ai quartieri limitrofi si arriva ad un migliaio, risulta però piuttosto isolato a causa delle condizioni della strada di accesso, che con le piogge diviene praticamente impercorribile. Progetto Valentina è arrivato qui circa un anno fa attraverso il contatto con suor Viviane, che vive a Roma, ma è originaria di questo luogo, dove ha ancora i genitori, che chiedeva un intervento a favore della comunità, in particolare per una pompa che consentisse l’estrazione dell’acqua. Detto fatto, sono intervenuti i volontari Francesco Piubello e Giovanni, che hanno montato una pompa, donata dalla ditta Pedrollo di San Bonifacio, alimentata con pannelli solari, che possa servire la scuola di acqua. In occasione della permanenza nel villaggio, è maturata l’idea di fare un passo in più, grazie alla collaborazione con gli amici del Bassanese di Ponti di pace, un’associazione che da venticinque anni cerca di coniugare amore per la bicicletta, grandi viaggi e solidarietà. Si è iniziato a pensare alla costruzione di un nuovo edificio scolastico, composto da quattro aule e un ufficio di segreteria. La giornata trascorsa ad Ankadisarotra è servita appunto a stabilire contatti più definiti con il comitato del villaggio e i responsabili della scuola, quindi iniziare a visionare l’area in cui sarà possibile edificare, fare le prime misurazioni, definire i materiali da poter utilizzare e il gruppo di operai locali che inizieranno i lavori non appena sarà finita la stagione delle piogge.(milena nebbia)

Individuazione area di costruzione scuola
Misurazione perimetro edificio scolastico
Tavolo di lavoro con i responsabili della comunità e capo cantiere
Pompa per l’acqua installata in precedente missione
L’accoglienza gioiosa dei bambini
Sventola la bandiera del Madagascar