Una nuova casetta per Florencia

Una nuova casetta per Florencia

 

Fosarato, 8 gennaio- Salutiamo il nuovo anno con una buona notizia: è terminata la ricostruzione della casa della mamma di Florencia, che era iniziata durante la precedente missione di Francesco e Maurizio. Florencia è una ragazzina di 13 anni di Fosarato, dove si trova la nostra scuola, è stata nostra allieva e adesso studia nella scuola media in città, sostenuta dal Progetto Valentina. Lei non vive con la mamma perché in quella casetta, divisa in 2 stanze, ci vivono 2 famiglie e quindi non c’è posto, vive dai cugini a qualche decina di metri dalla mamma: in Madagascar di queste situazioni ce ne sono moltissime, ma loro vivono ugualmente in serenità, sempre pronti a donarti un sorriso, quello che noi siamo sempre meno capaci di fare nel ricco Occidente. Nella casetta, però, da qualche mese era crollata una parte del tetto e quando pioveva – e qui i temporali estivi sono torrenziali – la stanzetta dove vive la mamma di Florencia si riempiva di acqua piovana, ma non essendoci abbastanza soldi per mangiare, il tetto da aggiustare non era certo una priorità. Così Progetto Valentina ha acquistato il materiale e i muratori del quartiere hanno iniziato a dare il loro contributo per la ricostruzione. Tornato per una nuova missione, ai primi di gennaio, Francesco e i volontari hanno potuto constatare i progressi e con l’ultima mano di colore, et voilà, la casetta è terminata e tra pochi giorni Florencia e sua mamma, insieme all’altra famiglia, potranno dormire all’asciutto, in una casetta decente.

 

 

Cercatori di zaffiro: un triste tesoro

Cercatori di zaffiro: un triste tesoro

1 novembre 2022-Siamo di ritorno da Tuléar, destinazione Fianarantsoa, la strada è lunga con paesaggi che cambiano continuamente, nel Sud del Madagascar ci sono distese di terra arida e prevalentemente piante grasse, piove raramente, la polvere al nostro passaggio si alza, c’è pure il rischio di essere fermati dai banditi ed essere derubati. Viaggiando verso Nord le strade sono piene di buche, ogni tanto una capanna a bordo della strada, l’unico collegamento degli abitanti di questo territorio con la “civiltà”, le donne vendono quei pochi prodotti della terra che riescono a coltivare, manioca e patata dolce, le maestre ci chiedono di fermarci per acquistarli, devono portare ai loro familiari e amici il “Vondalana”, il regalo per chi è rimasto a casa. Arriviamo nelle vicinanze di un fiume, attraversiamo il guado dove donne e bambini si affannano a portare terra, mi rivedo nei film da far west dove  c’erano i cercatori d’oro, qui non c’è oro, dicono che c’è una miniera di zaffiro, gallerie sottoterra dove donne e bambini si avventurano con i sacchi vuoti per poterli riempire di terra e portarli alla luce del sole sperando di trovare le pietre di zaffiro, respirando con fatica perché l’aria in fondo alle gallerie è rarefatta, a volte per alcuni il viaggio è senza ritorno, inghiottiti dalla sabbia. Nel 1998, infatti, a Ilakaka, tra Tulear e Fianarantsoa, furono scoperti gli zaffiri, così questa diventò un’area mineraria che attirò moltissime persone e soprattutto le grandi banche , il tutto, ovviamente, a spese dei lavoratori, che sono giunti da tutto il paese nella speranza di fare fortuna. Tutto questo per un pugno di pietre, se vogliamo dirlo insignificanti, o di qualche piccola moneta per poter mangiare. Comunque sia, dal 2012, con la progressiva diminuzione della quantità di zaffiri, la zona è decaduta come grande centro minerario, soppiantata dalla città di Bemainty, nella regione di Didy. Proseguiamo il nostro viaggio verso casa, riflettendo su quella povera gente che rischia la vita ogni istante della loro giornata per rendere felici molti di noi, per una pietra appesa al collo…

 

 

 

 

 

 

 

 

Corso formativo delle Maestre della scuola “Pierre Rainibao” sostenuta dal Progetto Valentina a Tuléar nel “Villaggio AFAKA” di Mondo Bimbi, Associazione di Peccioli (PI), Presidente Sandra Ferretti.

Tuléar, ottobre 2022-La chiamano vacanza, le maestre, ma non lo è proprio, a cominciare dal viaggio venerdì mattina: 12 ore interminabili per percorrere 520 km. Si parte alle 5.30 da Fianarantsoa destinazione Tuléar, strade disastrate, piene di buche, nella migliore delle ipotesi, ma all’arrivo troviamo ad attenderci Dera, il responsabile del Villaggio Afaka in Madagascar: il progetto si occupa di assistenza scolastica, sanitaria e sociale, calorosa accoglienza e breve visita del villaggio, mentre viene preparata la cena.

Sabato mattina il primo incontro fra le insegnanti, inizia la formazione sul metodo di insegnamento e il rapporto scuola-alunni e genitori. La dirigente scolastica Madame Nania, dopo le presentazioni, illustra il metodo di lavoro della loro struttura scolastica. Nasce subito l’armonia fra i due gruppi, le maestre del villaggio AFAKA portano a conoscenza delle nostre il proprio metodo e l’esperienza di lavoro con i propri alunni.  Domenica giornata di riposo, escursione a circa trenta km, dove si trovano dei baobab, e breve visita al mare. Lunedì mattina altro incontro per completare la formazione, il confronto, focalizzato sulla pedagogia, è servito a condividere e arricchire le proprie esperienze di insegnamento. Alla fine la promessa di rivedersi ancora, a Fosarato questa volta, nella nostra scuola. M.me Bodò,una delle maestre (la più saggia), con una battuta sintetizza il loro ritorno da Tuléar, “bentornata povertà”.

 

 

Nel Sud Est del paese si patisce la fame

Nel Sud Est del paese si patisce la fame

Il Sud-est del Madagascar paga ancora il prezzo dei cicloni degli inizi del 2022. Nelle zone intorno a Manakara, situata sulla costa, che è anche il capolinea della mitica linea ferroviaria FCE, Fianarantsoa-Costa Estracconta Francesco Di Fiore, che è di nuovo in missione da qualche giorno in territorio malgascio, i contadini sono in estrema difficoltà. “Siamo passati a salutare suor Brigitte, che conosciamo da tempo, qui dove abbiamo iniziato la nostra attività con l’associazione anni fa – spiega Francesco – e abbiamo trovato una situazione pesantissima: ai 3-4 tifoni di gennaio e febbraio sono poi seguiti periodi di fortissima siccità, tutto questo ha distrutto le coltivazioni di cui vivono queste persone, come gli alberi di garofano, poi ananas, i litchi, la curcuma, lo zenzero, la magnoca…”. Ci vorranno tre o quattro anni per rimettere in piedi la produzione e qui le spezie sono una fonte di vita perché vengono vendute per vari usi, come gli olii essenziali. Francesco e il volontario Maurizio Milani erano giunti in questa zona, prima di andare alla vera meta, Fianarantsoa, proprio per prendere le spezie, ma quando si sono resi conto della gravità della situazione, hanno deciso di comprare 2 tonnellate e mezzo di riso, circa 50 sacchi da 50 chili, che hanno distribuito alle famiglie contadine. “Sono accorsi in massa, qualcuno sarà anche rimasto senza – dice Francesco – ma intanto abbiamo tamponato la situazione, la gente è alla fame, suor Brigitte, che lavora in ospedale, mi ha raccontato che in questo periodo  molte persone che, pur di mangiare qualcosa, si nutrivano delle radici di piante, poi sono morte perché risultate tossiche e letali”.  “Abbiamo ricevuto molti ringraziamenti  – prosegue Francesco – e vorrei girarli a tutti coloro che in qualche modo contribuiscono ai progetti e all’attività dell’associazione”.   

 

Campagna Ciliege – maggio 2022

Campagna Ciliege – maggio 2022

AMICI E SOSTENITORI,
Anche quest’anno la raccolta fondi dell’ Associazione Progetto Valentina per i progetti in Madagascar è dedicata alle ciliegie, a partire da domenica 22 maggio, saranno a vostra disposizione, confezionate in scatole di circa kg 2,5 per un contributo di € 10.
PER PRENOTAZIONI:
Francesco cell. 347 905 5121, Tiziano 340 172 7343, Rossella 347 80 36 135
CHI HA UN PO’ DI TEMPO PER AFFIANCARCI NELLA RACCOLTA PRENDA CONTATTO CON I RIFERIMENTI INDICATI NELLA MAIL.